INTRODUZIONE AL PM
OBIETTIVI
Alla fine di questo modulo sarai in grado di:
01 Familiarizzare con la disciplina del Project Management e il ciclo di vita del progetto
02 Cogliere gli elementi essenziali di un progetto di successo
03 Scomporre la struttura centrale di un piano di gestione del progetto
04 Esaminare le valide raccomandazioni per le risorse umane nella gestione dei progetti
Cos’è il Project Management (PM)?
...Perché le imprese familiari dovrebbero preoccuparsi di approfondire la disciplina del PM?
Nel contesto di questo training, introdurremo gli obiettivi alla disciplina del PM come un approccio, piuttosto che una semplice disciplina.
Questo focus sul PM, permetterà ai lettori di essere molto più competenti, efficaci ed efficienti nel progettare, sviluppare e implementare i loro piani strategici per la crescita economica e la competitività aziendale.
Estrapoleremo gli elementi che definiscono il PM, le responsabilità principali di un project manager e ciò che distingue un "progetto" da un "processo".
Alla ricerca di una definizione di PM
Nel contesto di questo training, ci riferiremo al PM seguendo la definizione dell'Associazione Internazionale per il Project Management:
Il PM è l'applicazione di processi, metodi e abilità, per raggiungere specifici obiettivi di progetto (deliverable) entro parametri concordati (tempi e budget definiti)
I risultati finali e i tempi definiti sono in realtà i due elementi che distinguono il PM dalla disciplina generale del Management.
Nel Management, il processo è in corso e piuttosto che di risultati finali è più appropriato parlare di prodotti finali che saranno reinvestiti come nuovi contributi che influenzano e danno il via a nuovi cicli di gestione.
Definire le caratteristiche di un progetto
• Temporaneità - un progetto è (e dovrebbe essere) temporaneo, con una data di inizio e una di fine, un ambito definito, una portata e risorse assegnate di conseguenza.
• Unicità - un progetto non è un'operazione di routine. Ogni progetto è unico nella sua natura, obiettivi, risorse e approccio considerato (metodi e competenze per raggiungere gli obiettivi specifici del progetto).
Fonte: Project Management Institute
PROGETTO vs PROCESSO, elementi distintivi…
PROGETTI
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PROCESSI
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• Ciclo di vita definito
• Programma pianificato
• Risorse assegnate
• Unico / Innovativo
• Transfunzionale
• Dinamico
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• Flusso continuo di attività e compiti
• Processo continuo e di routine
• Risorse di bilancio generali
• Amministrazione ordinaria
• Monodisciplinare
• Statico
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L’ecosistema del PM
• Tempo (Data di inizio → Scadenze intermedia → Tappe → Data di fine → Follow-up)
• Risultati (Qualitativi e Quantitativi)
• Risorse (es., Tecnologie, Capitale umano)
• Approccio imprenditoriale (es., spirito di iniziativa, resilienza, etc.)
• Team (es., Project Manager + project team)
• Stakeholder (es., Team di support, terze parti e gruppi di interesse)
I tre pilastri del PM
PM come approccio: quali risvolti per l’Impresa Familiare?
• Il PM come approccio diventa una mentalità che si applica trasversalmente e orizzontalmente per l'efficienza e l'efficacia della TQM (total quality management - gestione della qualità totale) e JIT (just-in-time).
• Il PM come approccio è una "mentalità di performance" di attività complesse e interconnesse.
• Il PM come approccio fornisce un quadro imprenditoriale migliore, più robusto e più affidabile per lavorare in un ambiente sempre mutevole, instabile e imprevedibile.
Cosa intendiamo per progetto di successo?
Un progetto che è in piena conformità con:
• Tempistica interna concordata
• Budget attribuito
• Standard qualitativi e quantitativi
• Uso efficace ed efficiente delle risorse
• Soddisfacente rispetto alle aspettative dei target (cioè dei beneficiari)
• Poche o nessuna deviazione dai piani originali - a seconda della necessità di mettere a punto i compiti
• KPI (Key Performance Indicator - Indicatore chiave di prestazione) di impatto e sostenibilità
• Cultura aziendale e visione strategica
• Rafforzamento e sviluppo delle capacità del personale
…sulla figura del Project Manager
Contrariamente all'opinione comune, il profilo di Project Manager ha uno status predefinito nell'organigramma.
Il/la Project Manager è il/la responsabile di un determinato progetto (es., l'ingegnere, le risorse umane, ecc.) e del suo completamento con successo.
Il/la Project Manager - e il suo team - imposta:
• Risultati (ed esiti) attesi
• Carico di lavoro
• Distribuzione di ruoli e responsabilità
• Mezzi di sostenibilità
• Budget e risorse
• Standard e procedure per il monitoraggio e la valutazione
• Comunicazione e strategie di impegno/coinvolgimento degli Stakeholder
CICLO DI VITA DEL PROGETTO
Quadro generale
Il tradizionale ciclo di vita del progetto si compone di cinque fasi:
PROGETTAZIONE
La fase di progettazione consiste nella raccolta da parte dei team di progetto delle necessità / opportunità contemplate dal progetto...
I team di progetto approfittano di questo momento per fare un brainstorming interno su:
• Contesto e struttura del progetto
• Obiettivi specifici
• Risorse necessarie per qualità (finanziarie, umane, tecnologiche)
• Piano di lavoro e timeline (cioè, bozza iniziale del diagramma di Gantt)
• Identificazione degli Stakeholder di rilevanza e interesse per l'upscaling del progetto
In questo momento, si parla di "proposta di progetto" in quanto non c'è ancora un progetto concreto da gestire ma solo idee sulla sua struttura generale e sulla sua attuazione.
PIANIFICAZIONE
La fase di pianificazione comporta una strutturazione più concreta dell'impianto di gestione:
• Requisiti operativi
• Piano di gestione del progetto (distribuzione dei ruoli e delle responsabilità)
• Piano di comunicazione (mezzi effettivi di inclusione e coinvolgimento degli STKH)
• Piano di gestione dei rischi - identificazione dei rischi e predisposizione delle contromisure
• Impostazione di KPI specifici (cioè realistici e misurabili)
• Linee guida per l'assicurazione della qualità: mezzi di monitoraggio e valutazione
• Risorse necessarie per quantità
• Suddivisione dei pacchetti di lavoro: compiti → risultati → prodotti
• Impatti attesi (cioè sociali, ambientali, ecc.) e mezzi di valutazione
• Creazione di un consenso comune tra le parti coinvolte
preparazione dello Statement of Work (SoW): documento formale per un'introduzione completa e dettagliata al progetto come concepito nella pianificazione.
IMPLEMENTAZIONE
...in altre parole, la fase di implementazione si traduce nel portare a termine il lavoro:
• (Avvio delle attività)
• Pianificazione aggiornata delle attività basata sul corso del lavoro e sui risultati raggiunti
• Monitoraggio costante e continuo dei rischi - probabilità e impatto
• Gestione quotidiana delle persone e dei processi
• Coinvolgimento, impegno e aggiornamento dei (nuovi) STKH
• Mobilitazione e gestione delle risorse
• Valutazione preventiva dei compiti e delle attività
• Valutazione complessiva dei risultati al completamento delle principali pietre miliari del progetto
• Guida del team e delle persone del progetto (cioè le tradizionali funzioni HR)
• Gestione finanziaria e corretto controllo del budget
• Prontezza di risposta alle variazioni del contesto
CONTROLLO
In teoria, la fase di controllo è un ciclo progettuale a sé stante
In pratica, il controllo e la valutazione sono un insieme multidimensionale e "fluido" di attività che i team mettono in pratica in ogni momento di sviluppo e implementazione del progetto.
Il controllo inizia dalla progettazione stessa del progetto, quando i responsabili del progetto valutano la pertinenza del progetto rispetto all'obiettivo di fondo, o quando iniziano a costruire il team del progetto in base alle competenze specifiche e al know-how che sono necessari.
Il controllo, il monitoraggio e la valutazione sono fondamentali per il successo del progetto e la mobilitazione efficiente/efficace delle risorse. I cambiamenti nei piani sono quasi inevitabili, ciò che fa la differenza è il modo in cui questi cambiamenti vengono gestiti, non solo per essere meno sconvolgenti possibile, ma anche per massimizzare i potenziali benefici che ne derivano.
CHIUSURA
Nella fase di chiusura, il/la Project Manager e la sua squadra si riuniscono per discutere i principali risultati e le lezioni apprese dal progetto. Infatti, la fase di chiusura rappresenta prima di tutto un'opportunità unica di formazione ed educazione per il miglioramento continuo e il consolidamento delle buone pratiche.
In questo momento, il controllo e la valutazione avvengono sotto forma di una valutazione sommativa - il cosiddetto post-mortem - di ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato in termini di:
• Gestione generale del progetto
• Pratiche di monitoraggio e valutazione
• Modelli di gestione del rischio
• Comunicazione e gestione STKH
• Valutazione dell'impatto
• Budget e controllo finanziario
• Gestione delle risorse umane
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE
L’avvio delle attività
Dopo aver stabilito una visione comune sul contesto e gli obiettivi del progetto, il team si muove sviluppando due documenti formali che orienteranno e guideranno le loro azioni nel periodo futuro:
• Statement of Work (SoW)
• Project Management Plan (PMP)
Statement of Work
Lo Statement of Work è il documento formale di gestione del progetto che dettaglia le azioni, i compiti e i risultati finali (deliverable) eseguiti dal team del progetto a beneficio di un'altra persona/gruppo di persone.
Lo Statement of Work dimostra e dà riferimenti concreti per la capacità operativa, tecnica e finanziaria della squadra che implementa il progetto.
Nel caso di iniziative su larga scala, lo Statement of Work è un documento preparatorio che le organizzazioni presentano per accedere a offerte e altri tipi di contratti esclusivi.
Lo Statement of Work riassume quello che sarà l'impianto del progetto in termini di:
• Obiettivi
• Attività
• Impatti
Contenuti dello Statement of Work (SoW)
In generale, l'indice di un Statement of Work evidenzia:
• Contesto della proposta di progetto: le necessità/opportunità valutate
• Scala e portata del progetto
• Tempistiche e pietre miliari
• Dimensione geografica (cioè transnazionale, locale, nazionale, ecc.)
• Valutazione dell'impatto
• KPI - Indicatori chiave di performance - qualitativi e quantitativi
• STKH, target e beneficiari finali
• Composizione del team di progetto - competenze, abilità e know-how
• Gestione del rischio
• Quadri di monitoraggio e reporting (strumenti, mezzi e metodologia)
• Garanzia di qualità
• Sostenibilità
I parametri dello Statement of Work (SoW)
Lo Statement of Work indica la pertinenza della proposta di progetto e legittima la richiesta formale di finanziamento.
Nello Statement of Work, il team di progetto fornisce indicazioni su:
• PERCHE' questo progetto è rilevante (e dovrebbe essere finanziato)
• COSA verrà fatto durante lo sviluppo e l'implementazione
• QUANDO i risultati principali saranno consegnati / disponibili al pubblico
• DOVE verranno eseguite le azioni e dove i risultati avranno un impatto
• CHI è responsabile di cosa, chi beneficerà del progetto, chi ne farà uso.
Il Project Management Plan (PMP) - Piano di gestione del progetto
Lo Statement of Work fornisce indicazioni approfondite su ciò che sarà fatto/realizzato dal progetto durante il suo periodo di attuazione...
...ma i dettagli specifici su come questo sarà fatto sono esposti nel Project Management Plan.
Il PMP specifica al team di progetto le linee guida chiave per l'attuazione del progetto in termini di:
• Su quali risorse possono contare (€, persone, tecnologie, locali, ecc.)
• Qual è la tempistica generale di attuazione del progetto
• Quali risultati specifici ci si aspetta da loro
Le condizioni indispensabili per un PMP efficace
Il contenuto di un PMP non è scolpito nella pietra... dipende in primo luogo dalla sua dimensione e portata.
In generale, il contenuto medio di un PMP indica:
• Descrizione e introduzione al progetto
• Personale/organizzazioni partecipanti
• Strategia di comunicazione interna ed esterna
• Gestione finanziaria e mezzi per il controllo del budget
• Assicurazione della qualità - metodologia e quadri di riferimento
• Gestione del rischio: identificazione → valutazione → valutazione
• Sostenibilità e valutazione dell'impatto
Descrizione e introduzione
In questa sezione includeremo:
• Bisogni / opportunità da cui è scaturita la proposta di progetto
• STKH e terze parti di interesse per il suo successo e l'upscaling
• Risultati attesi (OUTPUTS) e impatti previsti (OUTCOMES)
• Durata complessiva del progetto
• Scala geografica
• Ripartizione dei pacchetti di lavoro e dei compiti
• Budget totale, natura e portata delle spese
• (Riassunto esecutivo)
Persone coinvolte nel Team di Progetto
In questa sezione includeremo:
• Breve presentazione dello staff: posizione, ruoli e competenze
• Meccanismi di collaborazione e cooperazione
• Mezzi e procedure per la risoluzione dei conflitti
• Distribuzione dei ruoli e delle responsabilità
• Background generale e competenze delle persone coinvolte (come questo progetto può beneficiare del loro coinvolgimento?)
• (per iniziative su larga scala, composizione del comitato di gestione del progetto che supervisionerà l'attuazione dei compiti e l'impegno per gli standard di garanzia della qualità)
Strategia di comunicazione interna ed esterna*
In questa sezione includeremo:
• Strategia dettagliata per:
Identificazione degli STKH
Coinvolgimento degli STKH
Gestione degli STKH
• Comunicazione e visibilità dei risultati e delle tappe del progetto
• Valorizzazione e sfruttamento dei risultati del progetto: cosa sarà fatto per massimizzare il loro potenziamento e l'impatto sugli STKH, sui gruppi target, sui beneficiari, ecc.
• Mezzi di monitoraggio e KPI dedicati
• Mezzi / strumenti di reporting
• Ufficio comunicazione
* Controllare il modulo di IHF per ulteriori dettagli sulla comunicazione e la visibilità
Gestione finanziaria
In questa sezione includeremo:
• Relazioni interne: mezzi e scadenze interne
• Comitato finanziario e amministrativo
• Documentazioni di supporto
• Autorità di controllo esterno (se esiste...)
• Varie (tutto ciò che contribuisce ad assicurare un buon controllo del budget)
Quality Assurance (QA) – Garanzia di qualità
In questa sezione includeremo:
• Attività e funzioni dei progetti a cui si applica la Quality Assurance
• Follow-up e sostenibilità: in che modo il progetto contribuirà a produrre effetti esterni positivi dopo la sua conclusione formale?
• Chiara definizione dei KPI - sia qualitativi che quantitativi
• Mezzi (es. griglia di valutazione) e tempistica per la valutazione interna - valutazione del grado di conformità ai parametri di performance
• Comitato di garanzia della qualità: composizione ed elenco dei contatti
• Applicazione di quale quadro / metodologia? **
Il ciclo DEMING **
Risk Management – Gestione dei rischi
In questa sezione includeremo:
Mappatura molto precisa e puntuale della valutazione dei rischi che potrebbero avere un impatto negativo sulla fluida realizzazione del progetto
Matrice di valutazione ** dei rischi precedentemente identificati in base alla loro:
PROBABILITÀ - La loro possibilità di verificarsi
IMPATTO - Quanto sarebbero gravi in caso di accadimento
Matrice di valutazione **
BUONE PRATICHE
L'intramontabile principio per un PM efficace ed efficiente
Nel contesto di questo training, condividiamo alcune buone pratiche fondamentali che dovrebbero assicurare un'implementazione del progetto fluida e d'impatto.
Questi suggerimenti e accorgimenti riguardano essenzialmente la mentalità e la disposizione che i Project Manager dovrebbero adottare per rendere la loro vita un po' più facile...
I primi punti chiave che consigliamo sono:
• Amare se stessi...
• Non complicare troppo le cose...
• Keep It Simple and Smart - Mantieni tutto semplice e intelligente
COMPLESSO vs COMPLICATO
C'è un'enorme differenza concettuale tra un progetto complesso e uno complicato.
→ La complessità non è sinonimo di difficoltà, i progetti complessi sono infatti:
• Semplici
• Chiari
• Diretti
• "nessuno spazio" per i malintesi
Un progetto è complesso quando le variabili sono interrelate a livello multidimensionale in modo da produrre e generare risultati favorevoli (come previsto dai piani).
→ D'altra parte, un progetto diventa "complicato" quando i project manager perdono la traccia delle relazioni causa-effetto all'interno dello schema del progetto - o quando in fase di implementazione il progetto diventa eccessivo in ridondanze e sovrapposizioni.
Come evitare di essere complicati?
Qui di seguito una serie di regole d'oro essenziali per una migliore conformità KISS:
- Fissare obiettivi che siano realistici, misurabili e raggiungibili
- Razionalizzare il più possibile il carico di lavoro necessario per raggiungerli
- Imparare ad essere efficiente (cioè a risparmiare risorse), non solo efficace
- Cercare una guida e un feedback, non c'è spazio per l'ego o per i lupi solitari
- Non nascondere gli errori: aumentare la curva di apprendimento e riadattare la strategia
- Stabilire gerarchie e priorità.
Come suddividere la struttura lavorativa? L’approccio “Matrioska”
Suggerimenti per il budget e la configurazione dei costi
Il budget indica la qualità e la quantità di risorse necessarie per sviluppare e realizzare il progetto. In riferimento all'attività finanziata, l'assegnazione delle finanze segue tre criteri:
- Durata del compito, più lungo è il compito, maggiore è l'assorbimento di risorse
- Natura del compito, amministrazione ordinaria VS amministrazione straordinaria
- Intensità del compito, più è intenso, più assorbe risorse
Si consideri che un buon piano di budgeting guarda anche alle risorse non economiche:
FANTASTICO!
FANTASTICO!
Ricorda (adesso sai):
01 Project Management: contenuti e buone pratiche
02 Project lifecycle: dall’idea all’implementazione
03 Quadro di riferimento per la gestione dei rischi
04 Raccomandazioni per un progetto di successo
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