Intangible cultural heritage
Ver galardón
Obiettivi Obiettivi
Educazione Finanziaria e Alfabetizzazione Gestionale Educazione Finanziaria e Alfabetizzazione Gestionale: Note Introduttive
Il tema dell’educazione finanziaria è fondamentale e oggetto di svariati dibattiti. Tutte le organizzazioni internazionali importanti sono molto proattive nel fornire formazione in questo ambito. La Banca Mondiale, l’OECD, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, le Nazioni Unite, hanno tutte creato il proprio programma volto al miglioramento dell’educazione finanziaria – con particolare interesse per le comunità svantaggiate e marginalizzate, paesi in via di sviluppo, aree rurali, donne e altri soggetti a rischio di esclusione socio economica. Inoltre, al momento la Commissione Europea sta collaborando con l’OECD oper sviluppare un Quadro Europeo di competenze finaanziarie (Financial Competence Framework for the EU). Educazione Finanziaria e Alfabetizzazione Digitale: L’approccio EntreComp
Il Quadro delle competenze imprenditoriali sviluppato dal JRC dell’Unione Europea indica la “Alfabetizzazione Finanziaria ed Economica” come una competenza a sé stante da sviluppare e rafforzare, migliorando lo spirito d’iniziativa e l’intraprendenza. L’alfabetizzazione finanziaria ed economica appartiene alla seconda area formativa del Quadro, quella collegata alle RESOURCES, insieme a: • Coscienza di sé e autoefficacia
• Motivazione e perseveranza
• Mobilitazione delle risorse
• Mobilitazione degli individui
Alfabetizzazione Finanziaria ed Economica
La scelta della Commissione Europea di unire questa competenza alle altre elencate nella slide precedente è molto interessante: mentre le altre sono collegate alla mentalità e alle attitudini degli individui, la 2.4 è l’unica che prevede competenze tecniche. Dal punto di vista della Commissione Europea, conoscere le basi di finanza e economia è una risorsa strategica al pari di essere motivati, concentrati e ispirati. Questo è un elemento da tenere a mente quando ci si trova a fronteggiare una situazione difficile: la sfida è sia a livello mentale che a livello tecnico e settoriale. Approfondimento Sezione 2.4
Il Quadro definisce la competenza come segue:
Analizzando la tabella della slide precedente, possiamo notare come il focus della competenza 2.4 sia tridimensionale:
In altre parole, l’EntreComp unisce nella stessa area formativa le aspirazioni imprenditoriali e la resilienza al profitto concreto e reale dell’idea: un ottimo spirito d’iniziativa e una forte motivazione possono portare ad un disastro economico se i numeri (ossia le finanze) non vengono valutati razionalmente… Una buona idea non necessariamente è realizzabile a livello finanziario (ad esempio ha bisogno di investimenti troppo grandi o non ha margine di profitto). Mentre un’idea che genera profitto è sempre da sviluppare e portare avanti. Educazione Finanziaria e Alfabetizzazione Gestionale: tematiche e sotto competenze
Il Quadro EntreComp indica quattro tematiche collegate alla competenza n. 2.4 fondamentali alla comprensione delle basi dell’economia e della finanza: • Comprendere concetti economici e finanziari
• Budget
• Trovare finanziamenti
• Comprendere le tassazioni
Per ognuna di queste tematiche gli utenti possono auto valutare il proprio livello di competenza utilizzando il modello di progressione in 8 livelli sviluppato dal Quadro e applicato generalmente ad ogni competenza. Alfabetizzazione Economia e Finanziaria: Comprendere concetti economici e finanziari
Questa competenza consiste nell’apprendere le terminologie comuni utilizzate in ambito aziendale e gestionale: • KPI
• Break even point
• Domanda, offerta e prezzo di mercato
• Azioni vs. obbligazioni
• Elasticità della domanda rispetto al prezzo
• Economie di scala
• Economie di apprendimento
• Strategic Business Unit
• Strategia di diversificazione
• Catena del valore
• Eccetera.
Alfabetizzazione Economica e Finanziaria: Budget
Saper fare il bilancio consiste nel saper prevedere quanta liquidità servirà per ogni categoria d’azione. Ogni funzione necessita una determinata quantità di risorse economiche per essere realizzata: il budget finale assegnato a ogni funzione/processo/gruppo (in base alla categoria di appartenenza) sarà il risultato di valutazioni affidabili fondate su dati passati di riferimento. Un buon bilancio si ottiene con l’esperienza: acquisendo esperienza e esempi pratici gli imprenditori saranno poi più esperti e si orienteranno meglio nelle decisioni di budget future. Esistono diversi metodi applicabili alla pianificazione del bilancio e alla previsione; verranno analizzati nella seconda parte di questo modulo. Alfabetizzazione Finanziaria ed Economica: Trovare Finanziamenti
… Ossia trovare persone disposte ad investire nell’idea dell’organizzazione/azienda in cambio di un tasso d’interesse. La fonte “tradizionale” di finanziamento è la banca. Tuttavia, al giorno d’oggi, esiste un largo numero di investitori privati e pubblici che si occupano di finanziamenti: • Super angels
• Angels
• Venture Capitalists
• Crowdfunding
• Opportunità di finanziamento Europee
o Fondi Strutturali
o Programmi dell’UE
Per ulteriori informazioni si rimanda all’unità 2. Alfabetizzazione Finanziaria ed Economica: Comprendere le Tassazioni
Il Quadro definisce la comprensione delle tassazioni come segue:
Gli strumenti per la Gestione Strategica in ambito ICH Gli strumenti per la gestione strategica e aziendale: introduzione all’unità
Durante questa unità verranno forniti agli utenti gli strumenti e i modelli necessari per elaborare strategie all’interno della propria organizzazione. Gli strumenti che seguono rappresentano le basi dell’alfabetizzazione strategica, e supporteranno gli utenti in: • Comprendere meglio le potenzialità concrete della propria attività
• Trovare nuove opportunità e modi per colmare i vuoti del mercato
• Cercare di raggiungere il vantaggio competitive e prestazioni maggiori
Va tenuto a mente che questi strumenti non sono stati creati per un’industria o un settore specifico. Di conseguenza possono essere applicati al settore del Patrimonio Culturale Immateriale e ai mercato nei quali si opera normalmente. Strutture di Modelli Aziendali (Business Model Canvas, BMC)
Ad oggi il BMC è lo strumento favorito da imprenditori alle prime armi e imprenditori più navigati quando si tratta di inquadrare e concettualizzare la struttura aziendale della propria organizzazione. Con il termine “modello aziendale” si indica il modo in cui l’azienda/organizzazione genera valore e insegue la sostenibilità economica. Il modello BMC dovrebbe essere stampato e compilato dai partecipanti attraverso post-it, disegni, grafiche… tutto ciò che si pensa possa contribuire al raggiungimento dell’obiettivo finale. Solitamente è un’attivita che viene svolta in Gruppo ma non ha limiti: i partecipanti possono fare un brainstorming collettivo e cercare di identificare gli elementi chiave che costituiscono il modello aziendale. Il BMC include nove gruppi di risorse ai quali gli elementi chiave potrebbero fare riferimento. Non ha una struttura standard: gli utenti possono procedere come meglio credono nel riempire il modello. Tuttavia, la prossima slide mostra un tentativo di definizione di line guida per la compilazione.
Bilancio e struttura dei costi
Riprendiamo in questa sezione la tematica del Bilancio nel Quadro EntreComp, per presentare le metodologie più comuni volte a strutturare I costi e stabilire il bilancio: • ANALOGICO: analisi comparativa con esperienze passate simili.
• PARAMETRICO: •ricalcolare dati passati sulla base delle circostanze correnti.
• TOP-DOWN: partendo dal totale, stabilire il budget per ogni categoria.
• BOTTOM-UP: dal budget stabilito per ogni categoria, generare il budget totale e discuterlo.
Esiste un metodo per fissare il bilancio migliore degli altri? No. La metodologia varia in base al contesto – ad esempio se abbiamo a nostra disposizione dati ed informazioni passate sicuramente utilizzeremo il metodo ANALOGICO: In generale, lo stanziamento del bilancio dovrebbe seguire tre criteri guida: • Coerenza
• Impatto
• Sostenibilità
In altre parole, deve rispondere alla domanda: il budget stanziato è coerente con le risorse assorbite dal compito/Processo/Gruppo di lavoro ecc? Catena del Valore di Porter
Fonte: Michael E. Porter, Competitive Advantage, 1985, p.87
Un altro modello utile a definire il valore di un’azienda è la cosiddetta Value Chain. Secondo questo modello, l’organizzazione consiste in un processo di attività in corso che trasformano materie prime in prodotti e servizi finali per i consumatori. Le attivita aziendali sono divise in due categorie: • Attività Primarie: quelle che contribuiscono direttamente alla creazione di prodotti/servizi (output).
• Attività di Supporto: quelle che servono a processare gli input, e senza le quali le attivita primarie non potrebbero generare gli output.
Le Cinque Forze di Porter
Fonte: Michael E. Porter, “How Competitive Forces Shape Strategy”, Harvard Business Review, May 1979 (Vol. 57, No. 2), pp. 137–145.
Michael Porter è il fautore anche di un’altra pietra miliare della gestione aziendale strategica. Il modello delle cinque forze rappresenta un quadro utile ad analizzare e stabilire le dinamiche di competizione all’interno di un determinato settore/campo. Comprende cinque variabili (“forze”) che vanno a costituire le sfide competitive da affrontare per ogni azienda: 1. Nuovi concorrenti
2. Potere di negoziazione dei fornitori
3. Potere di negoziazione degli acquirenti
4. Prodotti (o servizi) sostitutivi
5. I competitor stessi
Per ulteriori dettagli, si rimanda a: How Competitive Forces Shape Strategy, HBR, Michael E. Porter. Nuove forze all’orizzonte: Integrare il modello Porter
Altri autori hanno integrato al modello Porter il loro contributo e identificato altre fonti utilizzabili per migliorare il potenziale competitivo di un’azienda: • Tasso di crescita aziendale. Le aziende che crescono velocemente accelerano le dinamiche competitive e attraggono più investimenti.
• Tecnologia e innovazione. Le nuove tecnologie cercano di migliorare i margini di competizione (ad esempio miglio esperienza d’acquisto, miglior fruibilità del prodotto, ma anche semplicemente più efficienza = riduzione dei costi = margini di profitto più alti).
• Governo. Una forza indipendente che può influenzare il corso del vantaggio competitivo di molte industrie (difesa, salute, energia, eccetera).
• Prodotti e servizi complementari. Se tutta l’azienda automobilistica diventasse elettrica, cosa accadrebbe alle compagnie petrolifere?
Il ciclo DEMING
Deming, W.E., 1950. Elementary Principles of the Statistical Control of Quality, JUSE.
Leggendo un manuale di gestione, si incappa molto facilmente in termini quali Lean Manufacturing, Total Quality Management (TQM), Just In Time (JIT): metodi di revisione applicati nelle industrie giapponesi a partire dalla seconda metà dell’ultimo secolo. In realtà tutti questi metodi si ispirano ad un autore americano, W. Edwards Deming, che venne a contatto con le industrie giapponesi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ad oggi, il ciclo DEMING resta uno degli strumenti più consolidate ed affidabili per valutare i processi gestionali e la loro conformità agli standard di monitoraggio interno. Il modello si è diffuso ampiamente grazie alla sua facilità di utilizzo e linearità. |
Educazione, Formazione, Economia, Gestione, Comunicazione.
Obiettivi/traguardiAiuta gli utenti a:
• Avvicinarsi all’alfabetizzazione gestionale dal punto di vista EntreComp
• Verificare i propri progressi nell’alfabetizzazione digitale
• Sfruttare nuovi strumenti, tecniche e metodologie per la gestione strategica
Migliore comprensione e familiarità con letteratura gestionale affidabile.